Domanda 5.

Come si schematizza una parete a telaio equivalente?

 

Risposta 5.

Una parete in muratura, generalmente bidimensionale, si può schematizzare come costituita da un insieme di elementi monodimensionali: maschi murari, fasce di piano e conci rigidi.

 

  • Maschi murari: sono elementi monodimensionali verticali tra due aperture successive;
  • Fasce di piano: sono elementi monodimensionali orizzontali tra le aperture di due piani successivi;
  • Conci rigidi: sono elementi di collegamento tra maschi murari e fasce di piano.

 

Nella figura successiva viene riportato un esempio di schematizzazione a telaio equivalente.

 

In definitiva, per calcolare le sollecitazioni, basta semplicemente risolvere il telaio sopra riportato (come si fa, per esempio, per le strutture in c.a.). Una delle differenze è che l’elemento deformabile non deve essere considerato alla Eulero-Bernoulli, ma deve essere considerato alla Timoshenko. Poiché per gli elementi in muratura due delle tre dimensioni sono paragonabili (lunghezza con altezza), non è possibile applicare le semplificazioni del modello di Bernoulli (ricordiamo che affinché siano valide le ipotesi di Bernoulli, due delle tre dimensioni di un elemento devono essere trascurabili rispetto ad una terza – elemento snello).

In definitiva, la normativa consente di utilizzare ai fini della resistenza a taglio ed a flessione le fasce di piano, solo se muniti di elementi resistenti a trazione (tiranti, cordoli, ecc). Nei casi in cui i suddetti elementi resistenti a trazione non sono presenti, occorre considerare le fasce di piano incernierate agli estremi (non capaci di trasmettere momento e taglio).

Nella figura che segue si riporta il comportamento del telaio equivalente con elementi resistenti a trazione nelle fasce di piano (b) ed il comportamento senza elementi resistenti a trazione nelle fasce di piano (a). In quest’ultimo caso, il comportamento è simile a quello di una mensola.

 

Nella figura che segue si riporta un esempio di curva di capacità di una parete con e senza il contributo flessionale delle fasce di piano. È evidente il contributo positivo nel piano della parete delle fasce di piano.

 

 

Per ulteriori approfondimenti sulle problematiche sopra riportate si consiglia:

Metodi di calcolo e tecniche di consolidamento per edifici in muratura - III edizione – Vinci Michele – Flaccovio Editore.



martedì 10 dicembre 2024

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